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Aborto spontaneo ripetuto: il possibile ruolo dei fattori maschili

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25/06/2010

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

Alcuni giorni fa mia moglie ha scoperto, previa ecografia dal ginecologo, che purtroppo dovrà ricorrere al raschiamento perché si è verificato un aborto (era all’undicesima settimana). Dico “purtroppo” perché in un anno è già la seconda volta. Non abbiamo figli. Chiedo: è possibile che la causa possa dipendere da me e non da lei? In caso affermativo, quale potrebbe allora essere?
Marco C.
L’aborto spontaneo rappresenta il 15-20% delle gravidanze, con un picco di incidenza nel primo trimestre; nella gran parte dei casi la causa non è riconoscibile. Il rischio cresce progressivamente all’aumentare dell’età materna, arrivando al 40% nelle donne di età superiore ai 40 anni. Secondo studi recentissimi, i 40 anni sembrano essere un’età critica anche per il padre, seppure in misura meno netta rispetto alla donna. Anche nell’uomo, infatti, dopo questa età aumentano significativamente le anomalie nello spermiogramma e si accresce l’abortività.
Nel caso di un singolo episodio di aborto spontaneo generalmente non è indicato alcun approfondimento diagnostico; al contrario, quando se ne verificano due o più consecutivamente (aborto ripetuto e abituale), è opportuno indagare diverse cause (genetiche, anatomiche, immunologiche, infettive, endocrine, trombofiliche) in entrambi i partner.
In genere le cause materne sono più importanti e frequenti, perché in un mese matura e arriva all’ovulazione generalmente un solo ovocita, che quindi può essere portatore di svariate patologie.
Nell’uomo, in cui gli spermatozoi sono molti milioni e feconderà il più competitivo nella corsa, letteralmente, verso l’uovo appena prodotto dall’ovaio all’ovulazione, è più probabile che a fecondare sia il più vitale. Questo purché l’uomo non sia portatore di malattie genetiche o cromosomiche, nel qual caso tutti gli spermatozoi (con l’eccezione del rarissimo mosaicismo) ne saranno affetti. In tal caso, ovviamente, il suo ruolo nell’abortività ripetuta diventa più probabile.
In pratica, al secondo aborto spontaneo (o più), è meglio rivolgersi a un centro specializzato nello studio dell’abortività ripetuta, che valuterà in modo adeguato tutti i possibili fattori femminili e maschili. Auguri per la prossima gravidanza!
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