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Terapia della vulvodinia post parto

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Terapia della vulvodinia post parto

01/06/2015
F. Murina
Terapia della vulvodinia post parto
Corso ECM su “Dolore in ostetricia, sessualità e disfunzioni del pavimento pelvico. Il ruolo del ginecologo nella prevenzione e nella cura”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 6 giugno 2014

Sintesi del video e punti chiave

La vulvodinia post parto può essere curata e guarita con un approccio multimodale che si prefigga quattro obiettivi: la riduzione dei fattori scatenanti; il reset del sistema nocicettivo; la rieducazione del pavimento pelvico; il supporto psico-sessuologico. Il tutto tenendo presente due peculiarità che caratterizzano il puerperio: l’allattamento e la situazione ormonale della donna.
In questo contesto, quali sono le tecniche più efficaci?
In questo video, il dottor Murina illustra:
- le caratteristiche e i benefici di cinque terapie fra complementari: l’elettrostimolazione transcutanea (TENS); gli estrogeni locali; la palmitoiletanolamide; la tossina botulinica; il diazepam;
- come la TENS, in particolare, agisca in modo indolore e mirato a livello midollare e centrale, attivando i circuiti di inibizione del dolore, liberando endorfine, aumentando la soglia del dolore e resettando così in modo assai efficace il sistema nocicettivo;
- come operano gli estrogeni locali in gel, a bassissime dosi e con un’adesività alle mucose che allunga il tempo di permanenza del principio attivo e l’effetto idratante;
- l’azione della palmitoiletanolamide sui mastociti e sull’infiammazione;
- le possibilità di utilizzo della tossina botulinica a livello muscolare e di terminazione nervosa;
- i benefici muscolari del diazepam somministrato a livello vaginale.
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