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Rischio cardiovascolare in perimenopausa: gli accertamenti consigliati

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Rischio cardiovascolare in perimenopausa: gli accertamenti consigliati

24/06/2014

Intervista al Prof. Angelo Cagnacci
Professore associato di Ginecologia e Ostetricia, Università di Modena

A cura di Alessandra Graziottin

Sintesi del video e punti chiave

La menopausa rappresenta un momento di rischio per la salute della donna, anche sul fronte cardiovascolare: è quindi importante che il ginecologo sappia cogliere ogni eventuale segnale di allarme in questo senso, indirizzando poi la donna dal cardiologo per i necessari approfondimenti diagnostici e terapeutici. Su questo importante tema abbiamo intervistato il prof. Angelo Cagnacci, Professore associato di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Modena.
Quali sono i sintomi e i segni che il ginecologo può cogliere nella donna in perimenopausa nell’ambito cardiovascolare? Nell’anamnesi, quanto pesa la gravità delle vampate rispetto alle tachicardie notturne e ai primi episodi di ipertensione? Quali sono gli accertamenti diagnostici che consentono di effettuare una prima valutazione del quadro clinico?
In questo video, il professor Cagnacci illustra:
- come le donne che in perimenopausa soffrono di sintomi come vampate, insonnia e disturbi dell’umore siano anche a maggior rischio cardiovascolare;
- come in questi casi sia importante agire prontamente sul piano preventivo e terapeutico;
- perché le vampate sono il sintomo da tenere maggiormente sotto controllo anche in chiave cardiovascolare;
- l’importanza, in parallelo, di monitorare la pressione, soprattutto quando i valori notturni iniziano ad abbassarsi di meno e la donna ha un sonno disturbato;
- perché la pressione va misurata più volte durante la giornata, e per un certo periodo di tempo, prima di stabilire se l’eventuale aumento sia sostanziale e meritevole quindi di attenzione terapeutica.

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