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Isterectomia per fibromatosi: perché no

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Isterectomia per fibromatosi: perché no

10/07/2017

Dr.ssa Federica Scrimin
IRCCS Burlo Garofolo, Trieste

Federica Scrimin
Isterectomia per fibromatosi: perché no
Corso ECM su "Fibromatosi uterina, dalla A alla Z", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 21 ottobre 2016

Sintesi del video e punti chiave

L’isterectomia è una procedura medica che risolve molte situazioni delicate: ma andrebbe sempre eseguita rispettando le linee guide basate sull’evidenza. La letteratura più autorevole dimostra invece che, nel trattamento della fibromatosi uterina, questo non sempre si verifica e che molte volte ci troviamo di fronte a un over-use ad alto rischio non giustificato dalle condizioni cliniche della paziente. Si tratta essenzialmente di un problema culturale, determinato dal timore di non essere abbastanza efficaci nel curare la patologia: ma in questo modo si cade nella criticità opposta, ossia nell’eccesso di fretta e di aggressività.
In questo video, la dottoressa Federica Scrimin illustra:
- come riviste prestigiose – Lancet, Jama, British Medical Journal, PlosOne – documentino il persistere di un eccessivo ricorso alla chirurgia radicale nel trattamento dei fibromi uterini;
- i fattori che determinano il ricorso all’isterectomia dei differenti paesi e nei diversi ospedali: socio-economici (sanità pubblica o privata, divari regionali), demografici e sanitari (scolarità, reddito, condizioni di salute delle pazienti), tecnici (età, formazione ed esperienza operativa dei chirurghi);
- come l’isterectomia sia l’intervento più praticato al mondo, dopo il parto cesareo, e come nell’83 per cento dei casi sia finalizzata alla cura di patologie benigne;
- che cosa raccomandano le linee guida internazionali;
- come i più recenti dati statunitensi indichino che il 70 per cento delle isterectomie sia eseguito senza rispettare i criteri dell’American Congress of Obstetricians and Gynecologists (70 per cento dei casi) e RAND (56 cento dei casi), in mancanza di un adeguato percorso diagnostico e senza prima tentare trattamenti conservativi alternativi;
- i risultati ottenuti in Finlandia dalla campagna di formazione medica contro il facile ricorso all’isterectomia;
- i dati di tendenza italiani sulle metodiche più frequentemente proposte dai medici e sull’aderenza delle pazienti;
- come il ricorso all’isterectomia non basato sulle evidenze resti molto alto, anche in donne di età inferiore ai 40 anni;
- i rischi associati all’isterectomia;
- la necessità di personalizzare la cura in funzione del tipo di utero, della localizzazione del fibroma e dei sintomi riportati dalla donna.
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