Androgeni: una possibile arma contro l’endometriosi
Condividi su
Androgeni: una possibile arma contro l’endometriosi
16/05/2023
Dott.ssa Elisa Maseroli SODc Andrologia, Endocrinologia Femminile e Incongruenza di Genere (Direttore Prof. L. Vignozzi), Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze
Video registrato in occasione del corso ECM su “Dolore, infiammazione e comorbilità in ginecologia e ostetricia”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 23 novembre 2022
Sintesi del video e punti chiave
In questi ultimi anni gli androgeni stanno emergendo come fondamentali regolatori della salute sessuale lungo tutto l’arco della vita della donna. L’Università di Firenze, in particolare, ha recentemente condotto studi che potrebbero consentire lo sviluppo di nuove terapie ormonali per la cura dell’endometriosi. In questo video, la dottoressa Maseroli illustra: - la correlazione, ormai ben confermata dalla letteratura più recente, fra livello di androgeni nel sangue e desiderio sessuale nella donna, dall’adolescenza alla post-menopausa; - come l’endometriosi sia una patologia caratterizzata da un non equilibrato rapporto fra estrogeni e androgeni, da forte infiammazione pelvica, da un alterato profilo cardiovascolare e quindi anche da un’anormale perfusione genitale; - come gli studi condotti presso l’Ateneo fiorentino indichino che gli androgeni riducono l’infiammazione acuta e cronica a livello vaginale; migliorano la vascolarizzazione, la nocicezione e la trasmissione nervosa in generale; contribuiscono in modo decisivo alla lubrificazione genitale durante il rapporto sessuale; - come la donna affetta da endometriosi possa quindi essere un’eccellente candidata a terapie androgeniche sperimentali, peraltro non ancora approvate in Italia.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?