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Vincere la sclerodermia: un miracolo reso possibile dal gioco di squadra

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Vincere la sclerodermia: un miracolo reso possibile dal gioco di squadra
01/07/2021

Le vostre lettere alla nostra redazione

Sono una paziente della professoressa Graziottin da quasi vent’anni. Unendo le forze, siamo riuscite nell’impossibile impresa di riportare la mia qualità di vita e il mio benessere fisico a livelli che sembravano irrimediabilmente perduti dopo un difficile trapianto di midollo per leucemia mieloide cronica. Infatti, oltre alla menopausa precoce, come conseguenza del trapianto si era verificata una reazione cronica di aggressione del nuovo midollo verso me stessa, che aveva reso dura, spessa, nera, altamente dolente la pelle dell’intero mio corpo.
Vedendomi oggi, nessuno ci crederebbe. Durante questi anni di terapie non ho mai trovato nessun’altro medico – e di medici ne ho incontrati parecchi – che si sia preso cura di me a tutti i livelli, non solo fisico, ma anche psichico, umano, morale e motivazionale: queste sono cose che soltanto la professoressa Graziottin ha fatto per me, con perizia medica e attenzione per le mie esigenze peculiari.
Io, da parte mia, ho sempre seguito alla lettera le sue prescrizioni riguardo alle terapie, ho effettuato le analisi e gli esami nei tempi corretti, e ho riportato con precisione gli eventuali sintomi riscontrati a seguito delle cure, senza mai prendere iniziative di testa mia. Inoltre ho seguito con fiducia e tenacia i suoi consigli riguardo al movimento e alla ginnastica da fare, e ai libri da leggere per migliorare la mia salute psicofisica.
In questo modo la professoressa ha potuto indicare le soluzioni giuste per me e adattare la terapia alle mie necessità, con flessibilità e competenza, senza mai forzarmi. E’ grazie a questa tenace collaborazione se oggi possiamo complimentarci fra noi e con noi stesse per il “miracolo” che siamo riuscite a operare, lavorando in squadra.

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