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Vaginosi recidivante da Gardnerella: le possibili implicazioni per la gravidanza

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“Ho 35 anni e da circa tre soffro di infezioni vaginali da Gardnerella. Ho cambiato diversi ginecologi e fatto altrettante cure antibiotiche accompagnate sempre da fermenti lattici e detergenti intimi, senza mai debellare il batterio. L’ultima cura, iniziata nel gennaio 2021, ha funzionato fino all’autunno. A ottobre sono rimasta incinta, e a novembre il disturbo si è ripresentato. Sono in panne, avvilita e molto preoccupata per non riuscire a risolvere questo problema, soprattutto in un momento delicato come la gravidanza. Ho letto diversi articoli sulla Fondazione Graziottin che mi hanno dato molta speranza. Mi auguro sinceramente che lei possa darmi indicazioni su eventuali esami da svolgere o qualsiasi altra soluzione per uscire da questo baratro. La ringrazio”.
Alessandra

Vaginosi recidivante da Gardnerella: le possibili implicazioni per la gravidanza

15/04/2022

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile Alessandra, la Gardnerella non è un germe da debellare, ma da tenere sotto controllo e nella giusta quantità: è infatti normalmente presente nella vagina di tutte le donne, ma in percentuale minima rispetto ad altre specie del microbiota locale. Se la sua presenza diviene invece preponderante, provoca i sintomi di vaginosi che lei riscontra da molto tempo. La Gardnerella è poi di particolare interesse in gravidanza, perché può favorire le infezioni da altri germi, questi sì intrusi e intrinsecamente dannosi, come lo Streptococcus del tipo B. La sua domanda, quindi, è estremamente pertinente.
In questo video illustro:
- come, nelle femmine di ratto, la Gardnerella accresca di ben 10 volte il rischio di infezioni ascendenti da Streptococco durante la gestazione;
- perché, anche negli esseri umani, la Gardnerella sembra favorire il parto pretermine;
- come la forma di prevenzione più semplice e naturale sia mantenere il pH vaginale intorno a 4, un valore che tiene a bada la Gardnerella e agevola invece l’azione degli amici lattobacilli;
- perché è comunque opportuno monitorare costantemente la gravidanza, soprattutto in relazione a una possibile insufficienza placentare;
- i benefici ulteriori di sani stili di vita e di un’adeguata integrazione di vitamine e sali minerali.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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