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Terapie oncologiche conservative dell’endometrio: impatto sulla gravidanza

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Terapie oncologiche conservative dell’endometrio: impatto sulla gravidanza
30/07/2025

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Vasileva R, Wohrer H, Gaultier V, Bucau M, Courcier H, Ben Miled S, Gonthier C, Koskas M.
Pregnancy and obstetric outcomes after fertility-sparing management of endometrial cancer and atypical hyperplasia: a multicentre cohort study
Hum Reprod. 2024 Jun 3;39(6):1231-1238. doi: 10.1093/humrep/deae089. PMID: 38719783
A quali esiti ostetrici vanno incontro le donne con iperplasia atipica o carcinoma endometriale in fase iniziale, gestite con terapie conservative per preservare la fertilità? E’ il quesito clinico che si pone lo studio di coorte retrospettivo condotto da un team di ricercatrici e ricercatori francesi delle Università Paris Saclay e Paris Cité.
Lo studio ha coinvolto donne di età superiore ai 18 anni, precedentemente diagnosticate con iperplasia atipica o carcinoma endometriale, e approvate per la conservazione della fertilità. Sono state escluse le pazienti registrate prima del 2010, se il trattamento era iniziato da meno di 6 mesi o se non era disponibile alcuna cartella clinica relativa alla gravidanza.
Questi i risultati emersi dallo studio:
  • in totale, sono state osservate 95 gravidanze in 67 donne;
  • la gravidanza è stata ottenuta tramite tecniche di procreazione assistita in 63 casi (66%) e il tasso di nati vivi è stato del 62%, con aborti precoci e tardivi rispettivamente nel 26% e nel 5% dei casi;
  • nei 59 casi che hanno portato a un parto vivo, il parto a termine si è verificato nel 90% dei casi; il 36% dei casi ha richiesto induzione del travaglio e il 39% dei casi ha richiesto taglio cesareo;
  • le complicanze materne più comuni sono state il diabete gestazionale (17%) e l’emorragia post parto (20%);
  • il peso medio dei neonati alla nascita era 3110 ± 736 grammi;
  • non sono state rilevate malformazioni fetali significative nel campione;
  • non è stata riscontrata alcuna differenza significativa negli esiti della gravidanza fra le gravidanze ottenute tramite procreazione assistita e quelle spontanee; tuttavia, l’incidenza di induzione del travaglio, taglio cesareo ed emorragia post parto è risultata essere più elevata rispetto alla popolazione generale.
Nonostante il fatto che la natura retrospettiva della ricerca possa introdurre bias di valutazione e la dimensione del campione possa essere insufficiente per valutare rare complicanze ostetriche, questo studio offre preziose indicazioni agli operatori sanitari per orientare le pazienti che hanno ricevuto trattamenti salva-fertilità per un’iperplasia atipica o un carcinoma endometriale in fase iniziale.
Le gravidanze di queste donne possono avere successo e presentare un tasso di nati vivi accettabile, ma il maggior numero di tagli cesarei e induzioni del travaglio può essere indizio di una maggiore cautela nella gestione ostetrica del parto, il che ovviamente non costituisce di per sé un elemento negativo. Non è stato osservato alcun aumento di esiti ostetrici avversi, a eccezione di un rischio più elevato di emorragia post parto.
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