Il carcinoma endometriale è una delle neoplasie ginecologiche più letali, con tassi di incidenza in aumento a livello globale. Negli Stati Uniti, le donne di colore si ammalano e muoiono per questa patologia in misura ancora nettamente superiore rispetto alle donne bianche.
Negli ultimi anni, la profilazione molecolare ha permesso di classificare le pazienti in quattro gruppi:
- pazienti con DNA polimerasi epsilon ultramutata (POLE ultramutated);
- pazienti con instabilità dei microsatelliti (MSI) ipermutata;
- pazienti con copy number low (CN low);
- pazienti con copy number high (CN high).
Le strategie terapeutiche sono storicamente concentrate su combinazioni di chirurgia, radioterapia e/o chemioterapia, in base alle caratteristiche istologiche e all’estensione del tumore. Tuttavia nuove strategie di cura si sono recentemente affacciate all’orizzonte. La review illustra in particolare i risultati dell’immunoterapia e terapie emergenti come l’inibizione della PARP, l’inibizione di XPO1 e i coniugati farmaco-anticorpo.
Complessivamente, nell’ambito delle neoplasie ginecologiche il carcinoma endometriale è all’avanguardia nell’evoluzione della medicina di precisione, e anche le lacune nella conoscenza dei fattori di rischio legati all’etnia e nella prevenzione delle forme pre-invasive si stanno progressivamente colmando.





