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Terapie endocrine del cancro al seno: i sintomi genito-urinari sono ancora poco considerati

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Terapie endocrine del cancro al seno: i sintomi genito-urinari sono ancora poco considerati
27/03/2025

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Pearson A, Dhillon HM, Chen J, Campbell R, Lombard J, Hickey M, Kiely BE.
Genitourinary symptoms in women with breast cancer: frequency, severity and impact
Support Care Cancer. 2025 Mar 10;33(4):258. doi: 10.1007/s00520-025-09297-w. PMID: 40059222; PMCID: PMC11891100
Migliorare la comprensione dei sintomi genito-urinari fra le donne in menopausa iatrogena per un tumore al seno (BC): è questo l’obiettivo di un sondaggio condotto in Australia da un gruppo di clinici e ricercatori. All’iniziativa hanno preso parte, fra le altre istituzioni, le Università di Sydney, Newcastle e Melbourne; ha coordinato il progetto Antonia Pearson, della Sydney Medical School presso il campus di Camperdown.
Il sondaggio era volto a valutare:
  • il tipo, la gravità e l’impatto dei sintomi genito-urinari;
  • l’efficacia percepita delle diverse opzioni di trattamento.
Il questionario è stato completato da 506 pazienti fra i 30 e gli 83 anni (età media: 60 anni).
La maggior parte delle partecipanti ha dichiarato di:
  • essere sessualmente attiva (52%);
  • assumere terapia endocrina (58%);
  • avere ricevuto una diagnosi di carcinoma mammario in fase iniziale (84%).
Questi gli altri dati:
  • il 69% soffriva di sintomi genito-urinari;
  • per questo motivo, il 5% aveva cambiato terapia endocrina e il 4% l’aveva interrotta;
  • la secchezza vaginale era il sintomo più comune (62%), seguito da dolore durante la penetrazione (41%) e prurito (33%);
  • solo il 44% ricordava di essere stato avvisato dal proprio oncologo che il trattamento ormonale per il carcinoma mammario può causare sintomi genito-urinari legati allo stato menopausale forzatamente indotto;
  • il 38% ha dichiarato di non aver mai ricevuto in sede di visita domande specifiche sull’eventuale presenza di tali sintomi;
  • nel 28% delle pazienti, il disagio nel parlare con un professionista sanitario di sesso maschile aveva ostacolato in misura da moderata a importante l’accesso a terapie e consigli per tali sintomi;
  • una minoranza, per lenire il dolore alla penetrazione, ha riferito di aver utilizzato lubrificanti vaginali (40%), idratanti (25%) o estrogeni locali (16%);
  • fra le donne che hanno utilizzato estrogeni vaginali, il 45% riteneva che avessero aiutato “abbastanza” o “moltissimo”;
  • l’ostacolo da moderato a importante più frequentemente segnalato all'uso di estrogeni vaginali sono state le avvertenze contro l’utilizzo nelle donne colpite da carcinoma mammario.

In sintesi: sebbene i sintomi genito-urinari siano molto comuni fra le donne in terapia per un carcinoma mammario, la maggior parte delle pazienti che hanno preso parte allo studio non ricordava di essere stata avvertita o interrogata su questi sintomi. Ne deriva la necessità di un’opera di informazione alle donne e di formazione ai medici per ridurre progressivamente l’impatto di questi sintomi sulle condizioni fisiche e psico-emotivo di persone già pesantemente provate dal tumore.

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