Lo studio è stato condotto su PubMed, CINAHL e Cochrane Library (2015-2023), includendo le linee guida delle principali organizzazioni oncologiche: Agency for Health care Research and Quality (AHRQ), American Cancer Society (ACS), American Society of Clinical Oncology (ASCO), Cancer Research UK, European Organization for Research and Treatment of Cancer (EORTC), European Society for Medical Oncology (ESMO), International Agency for Research on Cancer (IARC), Livestrong Foundation, National Cancer Institute (NCI), National Comprehensive Cancer Network (NCCN), National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE), Spanish Society of Medical Oncology (SEOM), NCI Office of Cancer Survivorship (OCS) e World Cancer Research Fund (WCRF).
Due revisori hanno valutato la qualità delle linee guida utilizzando lo strumento «Appraisal of Guidelines for Research and Assessment» (AGREE II), che consiste in 23 item suddivisi in sei domini:
- ambito e obiettivo (3 item);
- partecipazione (3 item);
- rigore nella preparazione (8 item);
- chiarezza di presentazione (3 item);
- applicabilità (4 item);
- indipendenza editoriale (2 item).
Le raccomandazioni sono state classificate utilizzando il quadro clinico «A framework for comprehensive breast cancer survivorship care in the primary care setting», che stabilisce quattro domini essenziali per l’assistenza primaria delle persone sopravvissute al cancro:
- prevenzione delle recidive e dei tumori nuovi, e degli effetti tardivi della patologia primaria;
- sorveglianza delle recidive e dei tumori nuovi, e valutazione degli effetti fisici e psicosociali tardivi;
- coordinamento fra operatori sanitari di base e specialisti;
- effetti a lungo termine della malattia raggruppati per trattamento.
- 10 linee guida hanno soddisfatto i criteri di inclusione;
- 7 linee guida sono state classificate come di alta qualità;
- la maggior parte delle raccomandazioni si concentra sulla prevenzione e sulla sorveglianza, mentre permangono lacune nel counseling sugli stili di vita, nel supporto psicosociale e nella gestione delle complicanze (linfedema, osteoporosi, disfunzioni cognitive);
- il coordinamento dell’assistenza e gli interventi psicosociali sono affrontati in modo incoerente.





