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Terapia dell’endometriosi: che cosa fare quando si presentano piccole perdite di sangue

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“Dopo anni di dolore mestruale, mi hanno diagnosticato un’endometriosi al quarto stadio. Dall’ottobre scorso sono in cura con dienogest in continua perché il ginecologo, prima di prendere in considerazione la chirurgia, ha preferito dare la precedenza alla terapia farmacologica. Per molti mesi non ho più avuto sanguinamenti e sono stata bene: mi sembrava di rivivere. Ma ora, da alcuni giorni, ho di nuovo dolori al basso ventre e piccole perdite di sangue. Sono molto preoccupata… Da che cosa dipendono? Che cosa posso fare?”.

Terapia dell’endometriosi: che cosa fare quando si presentano piccole perdite di sangue

17/06/2022

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile amica, innanzitutto mi congratulo con il collega ginecologo che la segue, sia perché è sempre corretto impostare una terapia medica prima di procedere con l’intervento chirurgico, sia perché la somministrazione del dienogest in continua, ossia senza pause, consente di calmare il dolore e di ridurre i picchi infiammatori che, a ogni ciclo, rischiano di aggravare il dolore stesso e favorire la progressione dell’endometriosi.
Per quanto riguarda le perdite di sangue che nota da qualche giorno, lasciando al suo bravo medico ogni considerazione specifica, mi limito ad osservare che:
- è fondamentale assumere il farmaco con la massima regolarità, senza dimenticanze;
- è del pari importante prestare attenzione alle condizioni dell’intestino: episodi di diarrea possono accelerare il transito riducendo l’assorbimento del dienogest e attenuandone quindi l’efficacia farmacologica;
- in caso di perdite è possibile, previa valutazione medica e consenso informato della paziente, raddoppiare provvisoriamente la dose del farmaco a giorni alterni, per accrescerne l’efficacia;
- questa soluzione non è prevista dal foglietto illustrativo o dalle linee guida, ma costituisce una strategia “off label”, ossia fuori indicazione, dettata dall’esperienza clinica;
- al di là dell’emergenza rappresentata dallo spotting, è essenziale consultare periodicamente il ginecologo per monitorare l’andamento della patologia.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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