Antonella S.
La terapia più efficace è una pillola contraccettiva capace di limitare al minimo le variazioni ormonali, grazie alla costanza del livello di estrogeni, e con un progestinico che migliori l’umore. Quella che meglio risponde a questi requisiti è la pillola al drospirenone (Yaz), nella formula 24+4 (24 giorni con i principi attivi, e 4 di placebo).
L’innovativa formulazione abbrevia l’intervallo senza assunzione e riduce così le fluttuazioni ormonali. Il drospirenone (un progestinico molto simile al progesterone naturale) agisce sul cervello stabilizzando la serotonina e aumentando il livello delle endorfine, le nostre molecole della gioia; inoltre ha un’azione leggermente diuretica che contrasta l’accumulo di liquidi.
Ne parli con la sua ginecologa, così da decidere insieme quale sia il contraccettivo più adatto a lei. Non dimentichi però che la sindrome premestruale va affrontata anche a livello di stili di vita. Il movimento fisico aiuta a scaricare in modo sano le tensioni negative. Soprattutto nei giorni critici, poi, si devono evitare i cibi salati, che aumentano la ritenzione idrica, e i cibi conservati contenenti glutammato, una sostanza che aumenta l’irritabilità e la pressione arteriosa. Sono sconsigliati anche l’eccesso di sale nel condimento, gli alcolici, la caffeina e la teina, mentre fanno benissimo la frutta e la verdura fresche, il pesce (meglio su cucinato al cartoccio o a vapore) e i formaggi freschi. E’ poi fondamentale dormire almeno sette-otto ore per notte (la carenza di sonno sregola il ciclo, facilita la depressione e peggiora la sindrome premestruale) e ridurre il più possibile lo stress, coltivando piccoli spazi quotidiani di relax: dalla lettura di un buon libro all’ascolto di un disco, dalla cura dei fiori a un buon bagno rilassante prima di andare a dormire.