“Ho 45 anni e da parecchi anni soffro di quello che credo sia il disturbo disforico della fase luteale tardiva. Quando ne ho parlato con il mio ginecologo, per tutta risposta ha fatto spallucce, dicendomi che capita a molte donne e che devo accettarlo. Non bevo, faccio una vita sana, ho smesso di fumare, dormo (quando non soffro d’insonnia) almeno 7-8 ore per notte, mangio sano, bevo molta acqua, nel periodo dall’ovulazione al ciclo mi aiuto con integratori di magnesio e vitamina B. Nonostante tutto, ho notato che con il tempo i sintomi non sono migliorati, ma sono diventati più severi e debilitanti. Finita l’ovulazione iniziano il mal di testa, la stanchezza, il gonfiore addominale, la nausea, la stitichezza, la forte sensibilità agli odori, ai sapori ed alla luce, la tensione mammaria; e poi una fame incontrollabile, ansia, affanno, tono dell’umore depresso, irritabilità e nervosismo, e una sgradevolissima sensazione di avere la mente ovattata. Poi con le mestruazioni passa tutto, come se nulla fosse successo: ricomincio la mia vita vera, torno ad essere serena e allegra come sono sempre stata, niente più rabbia, niente più senso di soffocamento, niente più depressione. A causa di questi problemi ho perso il mio compagno, i miei famigliari faticano a comprendere quello che mi succede e di conseguenza i rapporti si stanno deteriorando, sul lavoro passo dall’essere presente, affidabile e produttiva, ad essere incoerente, distratta, e poco affidabile. Vi ringrazio di cuore per ogni consiglio o suggerimento che vorrete darmi”.