Sindrome premestruale: inquadramento e prospettive terapeutiche
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14/05/2012
Franca Fruzzetti Sindrome premestruale: inquadramento e prospettive terapeutiche Congresso Regionale (Emilia Romagna) dell'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) - Associazione Ginecologi Territoriali (AGITE) - Federazione Nazionale Collegi Ostetriche (FNCO), Simposio su “Il ginecologo e le sindromi dolorose mestruali”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna – Onlus, Modena, 29-31 marzo 2012
La sindrome premestruale (PMS) definisce il complesso di sintomi, sia fisici, sia psicologici, che compaiono ciclicamente e ripetutamente durante la fase luteinica del ciclo mestruale e scompaiono con la comparsa del flusso mestruale1. Circa il 20-40% delle donne in età fertile manifesta la PMS con ripercussioni negative sulla vita quotidiana, personale e relazionale. Se la PMS è di lieve entità possono essere utilizzate terapie non farmacologiche quali complessi vitaminici e magnesio, associati ad una variazione dello stile di vita. Per i casi più gravi si ricorre alla terapia farmacologica, che comprende contraccettivi ormonali e farmaci ad azione sul SNC, quali gli SSRI.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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