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Morbo di Parkinson: il ruolo predisponente dei disturbi del sonno

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Morbo di Parkinson: il ruolo predisponente dei disturbi del sonno
21/12/2023

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Beydoun HA, Naughton MJ, Beydoun MA, Shadyab AH, Brunner RL, Chen JC, Espeland M, Shumaker SA, Zonderman AB.
Association of sleep disturbance with Parkinson disease: evidence from the Women's Health Initiative
Menopause. 2022 Jan 10;29(3):255-263. doi: 10.1097/GME.0000000000001918. PMID: 35013056
Valutare la correlazione fra disturbi del sonno e morbo di Parkinson nelle donne in menopausa: è questo l’obiettivo dello studio osservazionale statunitense coordinato da Alan B. Zonderman, della Wake Forest School of Medicine a Winston-Salem, al quale hanno partecipato, fra gli altri, ricercatori della Ohio State University, del National Institute on Aging a Baltimore, la University of California a La Jolla e la University of Southern California a Los Angeles.
Lo studio è stato condotto su 130.502 donne (età media = 63.16 ± 7.20 anni; età al basale: 50-79 anni), reclutate dai record della Women’s Health Initiative e seguite per 15.88 ± 6.50 anni.
Nelle donne con un punteggio sulla WHI Insomnia Rating Scale (WHIIRS) superiore a 9 si sono valutati i disturbi del sonno (durata abituale, sintomi di insonnia, fattori di rischio per l’apnea ostruttiva, uso di sonniferi) al basale e, nel corso del follow up, una volta entro il 12 settembre 2005.
I punteggi della WHIIRS consentono di identificare quattro categorie cliniche:
- assenza di insonnia: 0–7;
- insonnia sotto-soglia: 8–14;
- insonnia moderata: 15–21;
- insonnia severa: 22–28.
I dati sono stati corretti per variabili socio-demografiche, stili di vita e condizioni generali di salute.
Nel corso del follow up sono emersi 2.829 casi di Parkinson (Parkinson disease, PD) pari al 2.17% del totale. Dall’analisi dei dati è emerso che il PD correlava significativamente con:
- una più lunga durata del sonno (≥9 ore) rispetto al valore ideale di 7-8 ore (HR = 1.296, 95% CI: 1.153-1.456);
- il punteggio sulla WHIIRS (>9 verso ≤9) (HR = 1.114, 95% CI :1.023-1.214);
- l’impiego di sonniferi (HR = 1.332, 95% CI :1.153-1.539) fra le donne con WHIIRS > 9.
Un sonno inferiore alle 7 ore non correla con il PD, così come la presenza di fattori di rischio per l’apnea ostruttiva del sonno.
In sintesi:
- fra le donne in menopausa, i disturbi del sonno aumentano il rischio di PD del 10-30% in circa 16 anni di follow-up;
- per confermare ed estendere questi risultati sono necessari studi prospettici di coorte con esposizioni oggettive e risultati che includano uomini e donne di diversa provenienza etnica e geografica;
- è inoltre opportuno un approfondimento del ruolo preventivo della terapia ormonale sostitutiva, quando assunta, e del valore predittivo dell’intensità delle vampate di calore.
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