Lichen vulvare, le cure consigliate per stare meglio
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30/03/2017
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Mentre vi scrivo non riesco a smettere di piangere. Ho 32 anni. Da un anno ho scoperto di avere il lichen vulvare. Ho avuto per anni questi sintomi, ma nessun ginecologo li aveva riconosciuti. Dopo la scoperta mi era stato consigliato di applicare una crema cortisonica, a cui però sono risultata subito allergica. La dottoressa dice che non esiste un’altra cura. Sono disperata. Cerco di non pensarci, ma la mia vita è diversa da quella delle mie coetanee… Che cosa posso fare?”.
Gentile amica, non si disperi: il lichen vulvare è una patologia cronica a patogenesi immunologica, che però è caratterizzata da fasi acute alternate a periodi di quiescenza. Si manifesta clinicamente con prurito a livello vulvo-perineale, soprattutto notturno. La terapia prevede l’utilizzo: - nella fase acuta, di preparati topici a base di cortisone; - nella fase di mantenimento, di pomate a base di vitamina E e testosterone (da associare, in età fertile, a contraccezione ormonale, perché comporta un rischio teratogeno). Sarebbe opportuno capire meglio il problema allergico insorto con l’applicazione del clobetasolo (sintomi avvertiti, manifestazioni vulvari, possibile infezione vaginale concomitante). Ci sono comunque altri preparati cortisonici che può assumere in sostituzione, ad esempio il metilprednisolone. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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