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Sospetto lichen vulvare: le terapie

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11/01/2019

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Ho 32 anni e da un mese ho un fastidioso prurito intimo esterno che purtroppo mi porta a grattarmi, con conseguente infiammazione-Non posso nemmeno sfiorare la vagina, perché mi brucia e sento fastidio. Ho usato un detergente intimo lenitivo che mi calma un po’, ma poi il prurito riprende di nuovo. Ho la visita di controllo il prossimo mese: nel frattempo potete darmi qualche consiglio? Vi ringrazio”.
Gentile amica, il prurito vulvare da Lei descritto potrebbe essere dovuto a lichen vulvare sclero-atrofico, una patologia cronica su base immunitaria che porta alla lichenificazione del tessuto vulvare, con perdita di elasticità tissutale dovuta alla deposizione di tessuto connettivo fibroso. La diagnosi è essenzialmente clinica: in sede di visita ginecologica si possono individuare lesioni tipiche (biancastre, coriacee), eventualmente sovrapposte a lesioni da grattamento, con progressiva riduzione del volume delle grandi labbra. Nei casi dubbi si ricorre a biopsia vulvare. In presenza di lichen la terapia si basa sull’utilizzo di preparati topici a base di cortisone e vitamina E. Un cordiale saluto.
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