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Fibroma uterino intramurale: in che modo tenerlo sotto controllo

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02/06/2017

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Gentile dottoressa Graziottin, le scrivo perché mi sono piaciute molto la sua biografia e la sua rubrica. Vorrei poterla conoscere, un giorno, e diventare una sua paziente, o comunque avere una consulenza da lei. Mi presento. Ho 42 anni e ho da sempre problemi ginecologici. Soffro di ovaio policistico e di endometriosi. Recentemente, inoltre, mi hanno scoperto un fibroma uterino intramurale. Come devo comportarmi in merito a questo fibroma? Ho fatto un’ecografia pochi giorni fa e i medici mi hanno detto che è di 2 centimetri circa. Al momento vivo in Inghilterra e, purtroppo, lontana dai miei medici italiani. Mi può gentilmente consigliare una cura efficace per ridurre ed eventualmente debellare questo fibroma? La ringrazio”.
M.C.
Gentile amica, grazie per le sue gentili parole. Un nodo di mioma a localizzazione intramurale (ossia nel contesto della parete uterina) di 2 centimetri di diametro massimo non richiede alcun trattamento.
Le consigliamo di effettuare controlli ecografici transvaginali a cadenza annuale, se asintomatica, oppure alla comparsa di sintomi, come mestruazioni abbondanti, dolore pelvico mestruale, perdite ematiche intermestruali.
Un cordiale saluto.
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