Endometriosi e candida: fattori predisponenti e prevenzione in menopausa
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“Ho 53 anni e, dopo aver interrotto la terapia estroprogestinica che prendevo da 7 anni per tenere a bada un’endometriosi, ho scoperto di essere in menopausa. Il primo mese ho avuto almeno quaranta vampate al giorno e, dal secondo mese, dolori articolari molto forti a mani, spalle, ginocchia, caviglie. Ho anche un’atrofia vulvare, e ho iniziato una cura con tibolone. Dopo pochi giorni, però, ho iniziato ad avere bruciore e prurito alla vulva e perdite liquide trasparenti, presumibilmente da candida. Ho interrotto il trattamento, ed è un peccato perché iniziavo a sentire i primi benefici sulla spalla. Potrò riprendere la terapia ormonale sostitutiva? Con quali accorgimenti? Grazie mille”.
Endometriosi e candida: fattori predisponenti e prevenzione in menopausa
26/03/2021
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
I sintomi della menopausa possono essere ben curati con una terapia ormonale su misura che consenta di tenere sotto controllo anche l’endometriosi, e con stili di vita che prevengano le recidive di candida. In questa risposta illustriamo: - perché la candida può ricomparire quando la donna in menopausa inizia una terapia ormonale sostitutiva (TOS); - come la donna debba prima di tutto avere un’alimentazione sana, con pochissimi zuccheri e lieviti (contenuti nel pane, nella pasta, nella pizza e nei biscotti), soprattutto se ha il diabete o una familiarità per questa patologia; - gli zuccheri permessi e quelli proibiti; - perché è opportuno evitare anche i cibi contenenti glutine e rilassare i muscoli del pavimento pelvico; - come, con queste semplici avvertenze, la TOS possa poi proseguire ricorrendo al tibolone o al dienogest in continua, entrambi efficaci nel prevenire le recidive di endometriosi.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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