La sensibilità dei nostri amici animali è straordinaria. E’ tanto più apprezzata e assaporata quanto più è sensibile l’animo di chi li ama e condivide con loro spazi importanti e preziosi della propria vita e del proprio cuore.
Nel tempo si crea una comunicazione profonda, raffinata, efficace, sorprendente, esclusiva. Con i nostri amici gatti è soprattutto fatta di carezze, di fusa, di ron-ron amorosi, di sguardi intensi, di silenzi luminosi, abitati da un affetto sempre più significativo e da una dolce gratitudine.
Comprendo quindi il suo dolore e le sono tanto vicina. Intuisco lo struggimento dell’assenza, la nostalgia, la sensazione di casa disabitata, quando torna la sera e non ritrova la sua amata gattina.
E’ l’amore condiviso a rendere unica una relazione, anche con i nostri amici animali. E l’intensità dell’amore è poi misura dell’intensità del dolore, quando la morte ci separa da chi abbiamo amato, persona o animale che sia, e ci ha reso a lungo felici.
E’ giusto piangere con appropriato dolore una perdita così significativa. Tuttavia, il dolore non deve diventare una palude che spegne la gioia di vivere. Molte mie pazienti, addolorate per la perdita di un animale amato, hanno trovato sollievo in un piccolo aiuto antidepressivo, per uscire dal vuoto dell’angoscia e dell’assenza. E nel camminare fuori, in queste belle giornate di sole, per riassaporare pian piano i molti colori e i profumi della primavera.
Dopo mesi di pianto accorato, è giusto che lei torni a sorridere alla vita. Sono certa che anche la sua amata gattina le direbbe così: «Perché non ti prendi una mia sorellina, un’altra gattina? Così ti vorremo bene in due e lei potrà farti ancora tutte le coccole che anch’io continuo a farti, da lontano nel cielo, ma per sempre vicina al tuo cuore».
Un affettuosissimo abbraccio,
Alessandra Graziottin
