Donna e depressione: la funzione predisponente dei disturbi somatici e dell'infiammazione
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15/08/2024
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Silverstein B, Perlick D. Gender differences in depression prevalence: the role of inflammation and somatic symptoms Academia Mental Health and Well-Being 2024;1. doi: org/10.20935/MHealthWellB7290
Valutare il ruolo delle differenze di genere nella prevalenza della depressione: è questo l’obiettivo della review di Brett Silverstein e Deborah Perlick, del Dipartimento di Psicologia presso il City College of New York, Stati Uniti. Una maggiore prevalenza della depressione fra le donne rispetto agli uomini, a partire dall’adolescenza, è ampiamente documentata in letteratura. Diversi studi presi in esame dai due ricercatori statunitensi suggeriscono che gran parte di questa differenza è dovuta al fatto che, dopo la pubertà, le donne presentano una prevalenza molto più elevata di disturbi somatici, ossia sintomi fisici persistenti e fortemente destabilizzanti che si associano ad almeno una delle seguenti situazioni: - pensieri sproporzionati e persistenti circa la gravità dei sintomi; - livelli di ansia costantemente elevato riguardo alla propria salute; - eccessivo dispendio di tempo ed energie per la gestione del proprio stato di salute (ad esempio, per accertamenti diagnostici e visite mediche). La review esamina inoltre alcuni studi sul ruolo dell’infiammazione cronica nello sviluppo della comorbilità fra depressione e disturbi somatici, e sull’impatto del basso status sociale sulla persistenza e la gravità dell’infiammazione stessa. A queste variabili vanno certamente aggiunte le fluttuazioni ormonali che, dopo la pubertà, caratterizzano il ciclo femminile e che, quando molto pronunciate, tendono ad avere un effetto pro-infiammatorio.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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