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Dolore quotidiano, e un problema addominale di difficile risoluzione

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07/01/2016

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Dal marzo 2014 sto lottando con un problema, a detta di chi mi ha visitato, sconosciuto. Ho iniziato a percepire una sensazione di corpo estraneo che appesantiva il labbro sinistro della vulva, con dolore, gonfiore e una raccolta di liquido. Ho ricevuto responsi diversi: bartolinite, edema, un dotto ostruito, un ascesso (curato con ittiolo), ma alla fine nessuno dei responsi era esatto. A giugno il problema scompare, per poi ripresentarsi a dicembre 2014 e rimanere fino a ottobre 2015. A giugno hanno drenato il liquido, ma la situazione è peggiorata, con dolori pelvici acuti, dolori addominali, dissenteria, cistiti. A novembre 2015 ho fatto una risonanza all’addome con contrasto con questo risultato: cisti funzionali annessiali bilaterali e formazione fluida ovalare nel perineo sinistro. Il mio medico ritiene che tale formazione fluida derivi sempre da questo misterioso igroma che prima si presentava al labbro e mi ha consigliato, per venirne a capo, di rivolgermi al miglior ginecologo in Italia, ovvero la professoressa Graziottin: prenoterò presto una visita, ma intanto ho pensato di scrivere per avere subito qualche informazione. Aggiungo che ho anche una tiroidite autoimmune di Hashimoto e tendo ad avere cicli irregolari. Il dolore ormai è quotidiano…”.
E. C. (Bergamo)
Gentile amica, grazie per l'attestazione di stima. In prima analisi, basandoci sul suo breve racconto e non potendola per ora visitare, saremmo inclini a escludere che la formazione cistica liquida a livello del grande labbro sinistro possa causare dolore addominale intenso, episodi di dissenteria e cistiti ricorrenti. Ovviamente sarebbero necessarie maggiori informazioni, tra cui la dimensione di tale raccolta fluida e l’esito dell’esame citologico eseguito sul liquido di aspirazione. Sarebbe utile sapere anche se ha effettuato terapie antibiotiche mirate per la riduzione di tale cisti, e se ha altri segni o sintomi associati (iperemia dei genitali esterni, leucorrea maleodorante). Le consigliamo inoltre di indagare il quadro intestinale (per valutare l’eventuale presenza di intolleranze alimentari o celiachia, e per effettuare un esame colturale delle feci) e urologico (esame urine e urinocoltura). Un’attenta e accurata visita ginecologica è effettivamente fondamentale per arrivare a una precisa diagnosi e risolvere il suo problema: decida in piena libertà. Un cordiale saluto.
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