Covid: impatto del lockdown sullo screening del cancro al seno

Stimare l’impatto del lockdown e del rallentamento delle prestazioni sanitarie non direttamente correlate all’emergenza Covid sulla diagnosi precoce dei tumori al seno: è questo l’obiettivo dello studio condotto dall’Unità di Senologia dell’Università di Roma Tor Vergata, in collaborazione con i dipartimenti di Ginecologia, Diagnostica per immagini, Pronto soccorso, Biomedicina ed Economia del medesimo Ateneo.
Come noto, durante il lockdown molte strutture di assistenza hanno limitato la propria attività alle sole situazioni di emergenza, sospendendo o rallentando l’attività dei servizi non caratterizzati da urgenza clinica, come lo screening del cancro al seno. La situazione che si è venuta a creare è estremamente pericolosa, che lo studio analizza a partire dai dati epidemiologici di letteratura e da tre differenti scenari.
In estrema sintesi, il lockdown nel nostro Paese potrebbe essersi tradotto in 16.000 mancate diagnosi in sei mesi, e in un rilevante numero di progressioni non rilevate, a livello di stadiazione.
Le attività di mammografia ed ecografia vanno quindi riportate al più presto a pieno regime, per ridurre il rischio di ulteriori omissioni diagnostiche e il conseguente grave impatto sulla vita delle donne.