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Cistite post coitale: le possibili correlazioni con la vestibolite vulvare

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09/02/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Ho passato mesi con cistiti frequenti, specialmente dopo i rapporti. Ho preso parecchi antibiotici che mi hanno fatto passare i disturbi solo per poco tempo. Ho provato con i fitoterapici, il destro mannosio e il cranberry, con gocce per aumentare le difese immunitarie, con gocce per depurare i reni. Adesso è un anno che non ho più cistiti, ma ho sempre leucociti nelle urine (886,38), esterasi leucocitaria (500), cellule non squamose (24,20), una volta l’escherichia coli e poi lo streptococcus agalactiae. I sintomi che ho sono flatulenza, necessità di urinare la notte e dolore ai rapporti. Tutto questo potrebbe essere pericoloso per i reni? Il PH è 5. Grazie”.
Gentile amica, il quadro di cistiti ricorrenti e/o postcoitali non complicate da patologie urologiche con dolori ai rapporti da lei descritto potrebbe essere legato alla vestibolite vulvare (vestibolodinia provocata), una patologia infiammatoria cronica del vestibolo vaginale (introito della vagina) caratterizzata da bruciore/dolore in sede di penetrazione (dispareunia superficiale) e associata a ipertono della muscolatura del pavimento pelvico. Può trovare numerose schede mediche dettagliate sul sito della Fondazione.
E’ necessario instaurare un protocollo completo basato sull’utilizzo di farmaci antimicotici, antinfiammatori naturali, miorilassanti, integratori a protezione vescicale e probiotici intestinali, da associare a sedute di riabilitazione del pavimento pelvico.
Nel caso di cistiti ricorrenti generalmente non si hanno conseguenze a livello renale, anche se risulta indicata una visita specialistica urologica, nel caso di persistenza dei disturbi urinari una volta risolto il quadro vestibolare. Un cordiale saluto.
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