Stefania M.
La celiachia si manifesta con un ampio spettro di sintomi intestinali (e non solo), legati al malassorbimento e che lei purtroppo ben conosce: diarrea, dolori addominali, gonfiore, calo di peso, anemia sideropenica, ossia da carenza di ferro. Nelle donne può avere anche implicazioni sul ciclo mestruale (menarca tardivo, menopausa precoce, amenorrea secondaria) e sulla vita riproduttiva, in termini di infertilità, aborti spontanei ripetuti e ritardo della crescita intrauterina.
La patogenesi dei disordini riproduttivi in caso di celiachia non è chiara: si ipotizza che possa essere legata a fattori autoimmuni e/o alla carenza di micro e macronutrienti. Si tratta in ogni caso di disturbi che possono essere risolti semplicemente eliminando il glutine dalla dieta. Per cui è improbabile che la sua malattia, se controllata dal regime dietetico, abbia contribuito all’insuccesso dei tentativi di fecondazione assistita a cui si è sottoposta.
Abbia fiducia e si affidi alle indicazioni dei ginecologi che l’hanno in cura: per la sterilità da fattori maschili (per esempio, una bassa qualità dello sperma), si può ricorrere a metodiche specifiche, come l’ICSI (iniezione intracitoplasmatica degli spermatozoi), con buone probabilità di successo.