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Autismo: i benefici del trapianto di microbiota fecale

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Autismo: i benefici del trapianto di microbiota fecale
09/12/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Li N, Chen H, Cheng Y, Xu F, Ruan G, Ying S, Tang W, Chen L, Chen M, Lv L, Ping Y, Chen D, Wei Y.
Fecal microbiota transplantation relieves gastrointestinal and autism symptoms by improving the gut microbiota in an open-label study
Front Cell Infect Microbiol. 2021 Oct 19;11:759435. doi: 10.3389/fcimb.2021.759435. eCollection 2021
Valutare nei bambini gli effetti del trapianto di microbiota fecale sui sintomi gastrointestinali, sulle alterazioni della flora intestinale e sui disturbi dello spettro autistico: è questo l’obiettivo del trial clinico coordinato da Ning Li, ed espressione dei Dipartimenti di Gastroenterologia del Daping Hospital e del North-Kuanren General Hospital di Chongqing, Cina.
Da alcuni anni si stanno accumulando evidenze sulla correlazione fra autismo e alterazioni del microbiota intestinale: in questo contesto, il trapianto di microbiota fecale opportunamente filtrato sembra costituire una strategia terapeutica promettente e sicura.
I ricercatori hanno rilevato come il trapianto modifichi significativamente i livelli serici dei neurotrasmettitori e normalizzi il microbiota intestinale, rendendolo più simile a quello dei controlli sani.
Prima dell’intervento, l’abbondante presenza di Eubacterium coprostanoligenes si associava a elevati punteggi nella Gastrointestinal Symptom Rating Scale (GSRS scores), mentre la riduzione di tale ceppo indotta dal trapianto correla con la risposta dell’organismo al trapianto stesso.
I dati raccolti con il trial confermano:
- come il trapianto di microbiota fecale possa costituire, in futuro, una valida terapia dei sintomi digestivi e comportamentali dei pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico;
- come l’efficacia del trapianto possa essere rafforzata targettizzando specificamente l’Eubacterium coprostanoligenes.
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