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An economic perspective on urinary tract infection: the "costs of resignation"

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03/10/2013

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Ciani O, Grassi D, Tarricone R.
An economic perspective on urinary tract infection: the “costs of resignation”
Clin Drug Investig. 2013 Apr; 33 (4): 255-61. doi: 10.1007/s40261-013-0069-x
Stimare i costi annuali e l’impiego di risorse sanitarie da parte di donne affette da cistite (Urinary Tract Infection, UTI), e l’impatto sulla qualità della loro vita dei sintomi relativi al basso tratto urinario, del dolore vaginale e della dispareunia. E’ questo l’obiettivo principale dello studio condotto da Oriana Ciani e collaboratori presso il Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale dell’Università Bocconi di Milano. Il secondo obiettivo è la stima del costo per episodio di cistite in un sottogruppo di donne con cistite recidivante.
I ricercatori hanno condotto un’analisi retrospettiva degli archivi medici relativi a una coorte di 309 donne con una storia clinica di UTI. Si è assunto che i costi annuali quantizzabili e i costi quantizzabili per episodio siano il risultato di tre componenti: costo della diagnosi, costo della terapia farmacologica e costo della visita medica. A questi andrebbero aggiunti i costi non quantizzabili, ma non meno pesanti e, a volte, drammatici in termini di dolore, perdita di energia vitale, effetti collaterali delle terapie (infezioni da Candida, vestibolodinia provocata – già nota come vestibolite vulvare –, dolore ai rapporti fino al loro evitamento, in caso di cistiti post-coitali), crisi personali e di coppia.
Questi, in sintesi, i risultati:
- il numero medio di episodi di cistite per paziente è 4.5;
- il tempo medio trascorso dal primo insorgere dei sintomi è 9 anni (per il 13% delle partecipanti non si hanno dati certi);
- 122 donne sono affette da cistiti recidivanti (39%);
- complessivamente, 243 pazienti (78%) riportano una vita sessuale impoverita a causa delle infezioni, mentre 51 (17%) hanno sospeso ogni attività sessuale;
- il valore mediano di disagio dovuto alla cistite o alla dispareunia, misurato da 0 a 10 su scala analogica visuale (Visual Analogue Scale, VAS), è pari a 8: un valore molto alto;
- il costo diretto medio annuo per paziente dovuto a UTI è di 229 euro;
- il costo diretto medio per episodio è di 236 euro, mentre nelle donne con cistiti ricorrenti è di 142 euro.
Il costo annuale e l’impatto sulla qualità della vita delle infezioni del tratto urinario, concludono gli Autori, non sono trascurabili. E poiché molte pazienti colpite da cistite recidivante non avvertono che minimi miglioramenti con le terapie, si può parlare di un vero e proprio “costo della rassegnazione”. Tutto ciò porta a comprendere come sia ancora difficile, nella pratica clinica, formulare una corretta diagnosi precoce e mettere a punto terapie efficaci, il che rende indispensabili ulteriori sforzi nel campo della ricerca e della formazione.
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