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Terapia non invasiva dei fibromi: le tecniche della radiologia interventistica

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Terapia non invasiva dei fibromi: le tecniche della radiologia interventistica

31/03/2015

Prof. Franco Orsi
Direttore Divisione di Radiologia Interventistica, Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Milano

A cura di Flavio Vitali

Sintesi del video e punti chiave

La radiologia interventistica opera in due ambiti distinti e complementari: la diagnostica specialistica e le prestazioni terapeutiche mini-invasive, che ormai tendono sempre di più a sostituire gli interventi chirurgici convenzionali. In questo contesto, è particolarmente significativo il trattamento dei fibromi uterini, una delle più comuni forme di patologia benigna a carico dell’apparato riproduttivo femminile. Ne parliamo con il professor Franco Orsi, direttore della Divisione di Radiologia Interventistica presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano.
Quali sono le soluzioni tecnologiche più all’avanguardia nella cura di questo disturbo? Quali sono i loro vantaggi?
In questo video, il professor Orsi illustra:
- i sintomi provocati dal fibroma uterino;
- come la radiologia interventistica tenda a ridurre le dimensioni e la vitalità del fibroma, attenuando così i sintomi correlati e scongiurando la necessità di interventi maggiori, come la rimozione chirurgica del fibroma stesso e l’isterectomia;
- le due opzioni terapeutiche oggi disponibili: embolizzazione (mini invasiva) e coagulazione (non invasiva);
- in che cosa consiste l’embolizzazione e come si svolge l’intervento;
- i due benefici della cura: riduzione della dimensione del fibroma ed eliminazione del dolore e dei sanguinamenti;
- il principio di funzionamento del macchinario HIFU (High Intensity Focused Ultrasound, ultrasuoni focalizzati ad alta intensità), utilizzato per la coagulazione del fibroma;
- come l’embolizzazione riduca al massimo i tempi di ricovero e il decorso post operatorio.

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