EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Patologie vulvari: il ruolo predisponente della depilazione totale

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin

Patologie vulvari: il ruolo predisponente della depilazione totale

09/03/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Le patologie vulvari riconoscono oggi un importante fattore scatenante pressoché assente dieci anni fa: la moda della depilazione totale dei genitali esterni. Molte donne vi ricorrono nella convinzione di migliorare l’igiene intima o il proprio aspetto: questa pratica si traduce invece nella compromissione di tutta una serie di strutture invisibili che concorrono al benessere e alla salute della vulva.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come la vulva sia protetta da una rete di cellule desquamate, sebo, acqua e germi amici, noti anche come “microbiota”, che costituiscono un vero scudo protettivo contro molteplici agenti esterni;
- le possibili conseguenze della depilazione totale: disidratazione della cute, con fastidiosa sensazione di secchezza anche in giovane età; aumento delle infezioni (alcuni solidi studi parlano di raddoppio del rischio); vulnerabilità agli allergeni contenuti, per esempio, nei detergenti troppo aggressivi, con conseguenti dermatiti da contatto e forte prurito; dolore vulvare diffuso; dolore all’inizio della penetrazione (dispareunia superficiale);
- l’importanza di rispettare il proprio corpo, anche nelle componenti invisibili degli annessi cutanei, per prevenire patologie serie ed evitabili.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
Sullo stesso argomento per professionisti
Sullo stesso argomento per pazienti

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter