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Lichen sclerosus in età pediatrica: diagnosi differenziale, indicazioni terapeutiche

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Lichen sclerosus in età pediatrica: diagnosi differenziale, indicazioni terapeutiche

Lichen sclerosus in età pediatrica: diagnosi differenziale, indicazioni terapeutiche

21/11/2009

Intervista alla Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di Roberta Lupi e Valeria Colangelo (Radio Radio)

Sintesi dell'intervista e punti chiave

Una bambina di sette anni si gratta con insistenza i genitali, lamentando un forte prurito. L’evidenza fisica del disturbo, però, viene sottovalutata: il pediatra sostiene che si tratta di un problema psicologico, mentre a scuola l’insegnante rimprovera la piccola per un comportamento che ritiene sconveniente. Poi, un giorno, una ginecologa formula la diagnosi giusta: lichen sclerosus, una patologia dermatologica che normalmente colpisce le donne adulte, ma può comparire anche nelle bimbe. Si tratta di un disturbo curabilissimo, con i giusti farmaci e un’adeguata igiene intima. Ma l’ingiusta sofferenza fisica e psicologica di questa bambina conferma come il sintomo del dolore (di cui il prurito è un caso particolare) vada sempre ascoltato con rispetto e attenzione, e sia necessario procedere sempre a una diagnosi medica accurata, prima di arroccarsi su sbrigative e infruttuose letture psicologiche.
Che cosa è il lichen sclerosus? Quali sintomi e quali segni provoca? Da che cosa è determinato? Che cosa succede se non viene curato? Quali altre patologie deve escludere una rigorosa diagnosi differenziale? Come si articola la terapia?
In questo articolo illustriamo:
- come il lichen sclerosus interessi in particolare la cute e il sottocute vulvare, inclusi i vasi sanguigni e i corpi cavernosi (strutture fondamentali per la sessualità);
- i sintomi (prurito, soprattutto notturno, e un senso di doloroso disagio cutaneo) e i segni (cute secca e biancastra, tessuti assottigliati, progressiva scomparsa della piccole labbra);
- l’eziologia della malattia: autoimmune, genetica o associata ad atopia;
- l’incidenza del disturbo fra le bambine prepuberi;
- quali altre patologie possano provocare prurito e vadano quindi escluse in sede di diagnosi differenziale;
- perché il lichen sclerosus viene talora diagnosticato con difficoltà in età pediatrica;
- le conseguenze dell’omissione terapeutica: aggravamento e cronicizzazione dei sintomi, proliferazione delle fibre del dolore, compromissione della funzione sessuale e, nel 5 per cento dei casi, sviluppo di lesioni vulvari precancerose;
- differente finalità e posologia dei tre farmaci di elezione: pomata cortisonica; pomata alla vitamina E; pomata galenica al testosterone (solo dopo la pubertà);
- l’importanza di educare la bambina a una corretta igiene intima, per attenuare il disturbo ed evitare infezioni.
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