M. Preti Le dermatosi quale causa di dolore vulvare Video stream della relazione tenuta al corso ECM su "Il dolore sessuale femminile: dai sintomi alla diagnosi e alla terapia" - Condirettori: Prof.ssa Alessandra Graziottin e Dr. Filippo Murina - Organizzato dalla "Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna" e dalla Associazione Italiana Vulvodinia (AIV), Milano, 12 marzo 2010
Sintesi della relazione e punti chiave
A rendere difficile la diagnosi differenziale di dermatosi vulvare concorrono non solo la scarsa attenzione del medico, ma anche la struttura della vulva stessa, che modifica in modo significativo gli aspetti clinici e istopatologici normalmente riscontrabili nelle malattie dermatologiche. La plurifocalità della patologia, inoltre, determina il coinvolgimento di distretti anche molto diversi fra loro e implica quindi un’attenzione diagnostica non concentrata esclusivamente sulla vulva. E’ dunque fondamentale definire con precisione i sintomi e i segni che il clinico deve rilevare, non solo con l’esame obiettivo ma anche attraverso un attento ascolto della donna. Che cos’è una dermatosi? Quali sono le forme specificamente a carico dei genitali esterni femminili? Quali quadri clinici si possono presentare al ginecologo? In che modo si possono curare? In questa relazione, il dottor Preti illustra: - la definizione di dermatosi oggi più completa e precisa; - le caratteristiche anatomiche che rendono peculiari le dermatosi vulvari; - la vecchia classificazione delle dermatosi, risalente al 1987 e centrata essenzialmente sul lichen sclerosus; - la nuova classificazione del 2006, che identifica vari sottotipi di lichen e le categorie istopatologiche di riferimento; - caratteristiche generali, fisiopatologia, sintomi e segni, localizzazioni, quadri clinici e principi terapeutici del lichen simplex chronicus, planus e sclerosus; - alcune importanti indicazioni per l’ottimizzazione delle terapie topiche; - l’importanza della diagnosi precoce, soprattutto in caso di lichen sclerosus, per evitare danni anatomici irreversibili, e i passi clinici che la devono guidare; - i rischi oncogeni legati al lichen planus e al lichen sclerosus; - come in particolare queste forme di lichen costituiscano un fattore predisponente al carcinoma invasivo della vulva non HPV correlato.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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