La fertilità dai 40 anni in poi: vulnerabilità e opportunità
Condividi su
La fertilità dai 40 anni in poi: vulnerabilità e opportunità
08/07/2019
Prof.ssa Eleonora Porcu Professore Associato in Ginecologia e Ostetricia, Università di Bologna Direttore, Struttura Dipartimentale di Infertilità e PMA, Policlinico S. Orsola, Bologna
Porcu E. La fertilità dai 40 anni in poi: vulnerabilità e opportunità Corso ECM su "La donna dai 40 anni in poi: progetti di salute", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 24 maggio 2019
Sintesi del video e punti chiave
Oggi le donne fanno sempre meno figli e a un’età sempre più avanzata: e quello che le rassicura rispetto agli esiti di una gravidanza tardiva è la credenza ormai dominante che la procreazione medicalmente assistita possa avere, sempre e in ogni caso, ragione del trascorrere del tempo. Questo, purtroppo, non è vero: anche le più efficaci tecniche di fecondazione si scontrano con una variabile indipendente – l’età della donna – che determina in ampia misura gli esiti, spesso negativi, del tentativo. In questo video, la professoressa Porcu illustra: - l’andamento della denatalità in Italia e l’assenza di politiche efficaci a sostegno delle scelte di maternità delle donne; - come, con l’età, si riduca il numero dei follicoli e aumenti quello degli ovociti di bassa qualità; - le due teorie con cui si spiega l’invecchiamento ovarico; - il possibile ruolo della down regolazione delle sirtuine nella progressiva diminuzione della fertilità; - perché oggi si può dire che le tecniche di fecondazione assistita non modifichino le speranze di concepimento rispetto alla curva di fertilità naturale; - la grave correlazione fra età e rischio di avere un piccolo affetto dalla sindrome di Down; - come aumenta, con il tempo, il numero di ovociti da recuperare per avere almeno un embrione euploide, e come questo numero sia incompatibile proprio con l’andamento cronologico della fertilità; - come l’aborto spontaneo in corso di gravidanza assistita procuri spesso un dolore peggiore di quello provocato da una mancata gestazione; - perché il cosiddetto “social freezing” può rappresentare una sottile violenza alla libertà della donna; - come massimizzare la riserva ovarica durante la stimolazione; - due protocolli caratterizzati da buoni risultati: il flare up e il duostim; - i discussi benefici della supplementazione con DHEA e growth hormone (GH); - i rischi connessi alla fecondazione eterologa; - alcune prospettive terapeutiche per il futuro.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?