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The burden associated with neuropathic pain in Western Europe

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25/04/2013

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Langley PC, Van Litsenburg C, Cappelleri JC, Carroll D.
The burden associated with neuropathic pain in Western Europe
J Med Econ. 2013;16(1):85-95. doi: 10.3111/13696998.2012.729548. Epub 2012 Oct 10

Analizzare il peso che il dolore neuropatico esercita, in Europa Occidentale, sullo stato di salute, sulla qualità di vita correlata alla salute, sulle condizioni occupazionali e sui costi medici diretti: è questo l’obiettivo dello studio di P.C. Langley e collaboratori, dell’Università del Minnesota a Minneapolis, USA.

I dati presi in esame sono stati tratti dal 2010 National Health and Wellness Survey (NHWS) e sono relativi a cinque Paesi: Regno Unito, Francia, Spagna, Germania e Italia.

Sono stati analizzati due gruppi di pazienti affetti da dolore nel corso del mese precedente a quello della rilevazione: il primo, affetto da dolore neuropatico; il secondo, assunto come gruppo di controllo, con altre forme di dolore cronico. I due gruppi sono stati confrontati sulla base di una serie di variabili demografiche e anche della presenza di comorbilità correlate o meno al dolore.

Successivamente, è stata sviluppata un’analisi statistica finalizzata a stimare il contributo indipendente del dolore neuropatico:
- sullo stato di salute percepito dal paziente, e sulla qualità di vita correlata a tale stato di salute (attraverso il questionario SF-12v2 Health Survey, che attraverso 12 domande misura la percezione che il paziente ha della propria salute funzionale e del proprio benessere);
- sulle condizioni occupazionali;
- sulla produttività e sulle assenze per malattia (tramite il Work Productivity and Activity Impairment Questionnaire - WPAI);
- sui costi medici diretti, stimati attraverso la spesa medica individuale e i dati risultanti dalla letteratura.

Questi i risultati. Rispetto al gruppo di controllo, i soggetti affetti da dolore neuropatico riportano una più elevata prevalenza di:
- dolore quotidiano severo (38.12% vs 12.67%, p < 0.05);
- disturbi del sonno (59.14% vs 46.73%; p < 0.05);
- insonnia (45.61% vs 29.78%; p < 0.05);
- ansia (42.42% vs 31.99%; p < 0.05);
- depressione (35.25% vs 24.03%; p < 0.05).

Le persone affette da dolore neuropatico, inoltre, riportano:
- una minore partecipazione alla forza lavoro (39.68% vs 55.56%; p < 0.05);
- più elevati tassi di assenteismo (39.78% vs 21.47%; p < 0.05);
- costi medici diretti doppi.

Infine, i soggetti con dolore neuropatico lamentano, in oltre l’80% dei casi, anche altre condizioni caratterizzate da dolore.

Il limite dello studio è che il National Health and Wellness Survey (NHWS), da cui sono stati tratti i dati esaminati, viene erogato tramite Internet: quindi, se le condizioni di accesso alla rete non sono uniformi nei Paesi considerati, si possono generare risultati non pienamente rappresentativi delle rispettive popolazioni. Inoltre, non esiste una conferma clinica indipendente dei dati inseriti dai partecipanti riguardo alla presenza di dolore, alle condizioni caratterizzate da dolore e alle eventuali comorbilità.

Nonostante questi limiti, lo studio – che certamente andrà approfondito con ulteriori analisi – offre una prima serie di interessanti indicazioni per la stima dell’impatto che il dolore neuropatico ha sulla vita quotidiana, sulle condizioni di lavoro e sui costi sanitari in Paesi evoluti. Ne emerge un quadro estremamente critico, che deve spronare ricercatori, medici e pazienti a non sottovalutare mai questa particolare forma di dolore, ma ad investigarne le cause biologiche in vista di una diagnosi differenziale accurata e di una terapia tempestiva ed efficace.

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