Accertare se i livelli di vitamina D influenzino l’intensità dei sintomi menopausali e la funzione sessuale femminile in menopausa: è questo l’obiettivo dello studio osservazionale trasversale condotto da Marion Askin e collaboratori, della Facoltà di Medicina presso la Katip Celebi University di Izmir, Turchia.
La ricerca è stata condotta su donne in menopausa di età compresa fra i 40 e i 70 anni, utilizzando la Menopause Rating Scale (MRS) e il Female Sexual Function Index (FSFI).
Questi, in sintesi, i risultati:
- i valori più elevati, e dunque più critici, nella Menopause Rating Scale sono stati raggiunti dalle donne affette da una delle seguenti condizioni: patologie croniche (p=0.023), perdite vaginali (p=0.007), dolore cronico (p<0.001), disturbi sessuali (p<0.001), disturbi del sonno (p=0.017) e bassi livelli di vitamina D (p<0.001);
- le donne con un livello medio di reddito tendono ad avere una sessualità più soddisfacente di quelle con un reddito più basso (OR: 0.209, 95% CI: 0.065; 0.671);
- le donne con maggiori problemi somatici (OR: 1.274; 95% CI: 1.087; 1.494) e urogenitali (OR: 1.670; 95% CI: 1.326; 2.102) legati alla menopausa, e quelle con più bassi livelli di vitamina D (OR: 0.963; %95 CI: 0.941; 0.987), hanno una maggiore probabilità di avere disturbi sessuali.
Questo interessante studio conferma quindi che:
- la vitamina D dovrebbe sempre essere dosata nelle donne in menopausa;
- alti livelli di vitamina D attenuano i sintomi menopausali e migliorano la sessualità.
La ricerca è stata condotta su donne in menopausa di età compresa fra i 40 e i 70 anni, utilizzando la Menopause Rating Scale (MRS) e il Female Sexual Function Index (FSFI).
Questi, in sintesi, i risultati:
- i valori più elevati, e dunque più critici, nella Menopause Rating Scale sono stati raggiunti dalle donne affette da una delle seguenti condizioni: patologie croniche (p=0.023), perdite vaginali (p=0.007), dolore cronico (p<0.001), disturbi sessuali (p<0.001), disturbi del sonno (p=0.017) e bassi livelli di vitamina D (p<0.001);
- le donne con un livello medio di reddito tendono ad avere una sessualità più soddisfacente di quelle con un reddito più basso (OR: 0.209, 95% CI: 0.065; 0.671);
- le donne con maggiori problemi somatici (OR: 1.274; 95% CI: 1.087; 1.494) e urogenitali (OR: 1.670; 95% CI: 1.326; 2.102) legati alla menopausa, e quelle con più bassi livelli di vitamina D (OR: 0.963; %95 CI: 0.941; 0.987), hanno una maggiore probabilità di avere disturbi sessuali.
Questo interessante studio conferma quindi che:
- la vitamina D dovrebbe sempre essere dosata nelle donne in menopausa;
- alti livelli di vitamina D attenuano i sintomi menopausali e migliorano la sessualità.
Parole chiave di questo articolo
Sullo stesso argomento per professionisti