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Sclerosi multipla e menopausa: i benefici della terapia ormonale sostitutiva

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13/04/2018

Le vostre lettere alla nostra redazione

Sono Anna Maria e ho poco più di sessant’anni. Sono affetta da sclerosi multipla da più di vent’anni e, pur se tutt’ora autonoma nella deambulazione ed indipendente in casa e fuori, il passaggio alla menopausa allo scoccare dei cinquant’anni non è stato semplice dal punto di vista psicologico e fisico.
Avevo sempre dei disturbi fisici che via via si stavano facendo sempre più persistenti, soprattutto alle ossa della schiena, e che non mi lasciavano dormire serenamente.
Così ho voluto provare a prendere la terapia ormonale sostitutiva, o “TOS”, che mi ha aiutato a superare la menopausa con più leggerezza sia come vita di coppia con mio marito sia nella vita familiare con i miei figli.
Questo disturbo alla schiena era dovuto all’osteopenia, da cui ho scoperto di essere affetta dopo aver eseguito la MOC, cioè un esame radiologico all’anca e al femore. La menopausa e la cura di cortisone che avevo fatto per fermare la sclerosi multipla avevano portato via molto calcio dalle mie ossa.
Ora, a distanza di 10 anni dall’inizio della TOS, non soffro più di mal di schiena, faccio esercizio fisico ogni giorno con pesetti leggeri ai polsi e alle caviglie, e ciò mi permette di riconquistare il calcio che avevo perduto anni prima.
Sono soddisfatta di aver contrastato e superato l’ineluttabile, come dicono molti: ho voluto andare controcorrente come i salmoni e ce l’ho fatta. Congratulazioni a me!
Anna Maria

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