Rischio cardiovascolare in menopausa: il ruolo predisponente delle apnee ostruttive del sonno
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24/09/2025
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Moscucci F, Bucciarelli V, Gallina S, Sciomer S, Mattioli AV, Maffei S, Nodari S, Pedrinelli R, Andreozzi P, Basili S; Gender Cardiovascular Disease Study Group of the Italian Society of Cardiology (SIC); Gender Working Group of the Italian Society of Internal Medicine (SIMI) Obstructive sleep apnea syndrome (OSAS) in women: a forgotten cardiovascular risk factor Maturitas. 2025 Feb;193:108170. doi: 10.1016/j.maturitas.2024.108170. Epub 2024 Dec 9. PMID: 39708590
Valutare la correlazione fra apnea ostruttiva del sonno nella donna in menopausa e rischio cardiovascolare: è questo l’obiettivo della review curata da un gruppo di ricercatrici e ricercatori della Società Italiana di Cardiologia (SIC) e della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI). Lo studio è stato pubblicato lo scorso febbraio sulla prestigiosa rivista Maturitas. L’apnea ostruttiva del sonno (OSAS) è caratterizzata da una chiusura parziale o totale delle vie aeree superiori durante il sonno, che provoca arresti respiratori, russamento intenso e sonnolenza diurna. Può avere un impatto molto negativo sulla qualità complessiva della vita e spesso si associa a insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e altri disturbi cardiovascolari. La maggior parte degli studi, tuttavia, è stata finora condotta sugli uomini: la prevalenza e la gravità del disturbo nelle donne sono quindi sottostimate, soprattutto dopo la menopausa. Recentemente, alcune evidenze cliniche e di laboratorio hanno evidenziato significative differenze epidemiologiche e fisiopatologiche tra uomini e donne con OSAS e altri disturbi respiratori nel sonno. Nella loro revisione, gli Autori analizzano quindi i meccanismi correlati al genere che intervengono nella relazione fra OSAS e rischio cardiovascolare, con l’obiettivo di:
approfondire la comprensione clinica della comorbilità nelle donne;
migliorare la prognosi e le terapie;
garantire una migliore qualità di vita e una riduzione dei costi sanitari.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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