La risposta in sintesi
In questo video illustro:
- la terapia di attacco, a base di cortisonici di potenza decrescente a mano a mano che il prurito, soprattutto notturno, si riduce;
- perché il cortisone non può essere adoperato per troppo tempo;
- la conseguente opportunità di sostituirlo, dopo la prima fase di cura, con testosterone in pomata, che oltre ad avere un forte potere antinfiammatorio è in grado di riparare i tessuti atrofizzati;
- le differenze fra testosterone propionato e testosterone di estrazione vegetale;
- perché, oltre che sulla vulva, il testosterone può essere utilmente applicato anche sulla parete anteriore della vagina;
- perché, invece, il prasterone vaginale non può essere utilizzato per la cura del lichen vulvare;
- i benefici aggiuntivi della vitamina E;
- l’assoluta necessità che un’eventuale terapia laser sia effettuata da mani esperte;
- perché il lichen può interessare anche la zona peri-anale, e come procedere in questo caso.
Realizzazione tecnica di Monica Sansone