Dopo un cancro pediatrico: la menopausa iatrogena accresce il rischio di sindrome metabolica

Valutare le correlazioni fra menopausa iatrogena e sindrome metabolica nelle donne sopravvissute a un cancro in età pediatrica: è questo l’obiettivo dello studio osservazionale trasversale di Axel Netterlid e collaboratori, dell’Università di Lund, Svezia. Al lavoro hanno collaborato i dipartimenti di Pediatria, Medicina riproduttiva, Scienze cliniche ed Endocrinologia, e le sedi accademiche distaccate a Helsingborg e Malmö.
Lo studio è stato condotto su 167 donne, di età mediana pari a 34 anni (19-57), alle quali il cancro era stato diagnosticato all’età mediana di 8.4 anni (0.1-17.9), e su 164 controlli analoghi per età, etnia, residenza e abitudini di fumo. Il tempo mediano dalla diagnosi era di 25 anni (12-41).
Sono stati raccolti dati su:
- glicemia a digiuno, insulinemia, emoglobina glicata e profilo lipidico;
- peso corporeo e massa grassa;
- farmaci assunti con regolarità;
- terapie ricevute per il tumore.
Questi, in sintesi, i risultati:
- la menopausa iatrogena era presente nel 13% (22/167) dei casi (escludendo le cause ipotalamiche e ipofisarie) e in nessuno dei controlli;
- la sindrome metabolica era presente nel 14% (24/167) dei casi totali (P = 0.001), nel 23% (5/22) di quelli in menopausa iatrogena (P < 0.001) e solamente nel 4% (6/164) dei controlli;
- l’OR per la sindrome metabolica era 4.4 nei casi totali rispetto ai controlli (95% CI: 1.8 - 11.1) (P = 0.002) e 7.7 in quelli in menopausa iatrogena (CI: 2.1 - 28.1) (P = 0.002).
In conclusione:
- la sindrome metabolica è nettamente più prevalente nelle donne curate per un cancro in età pediatrica;
- la condizione di menopausa iatrogena, provocata dalle cure oncologiche, accresce ulteriormente questo rischio;
- è quindi opportuno monitorare costantemente questa categoria di pazienti per prevenire l’insorgenza della sindrome metabolica e dei rischi, cardiovascolare in primis, ad essa associati.