La risposta in sintesi
Gentile amica, prendo spunto dalla sua interessante lettera per offrirle, come sempre faccio con le amiche lettrici, alcune considerazioni di ordine generale: poi l’indicazione di trattamento vera e propria spetta sempre al ginecologo o alla ginecologa curante.
Nel suo caso:
- data l’età, la precedente FIVET e l’impegnativo intervento subito, sarebbe forse meglio procedere nuovamente con una fecondazione assistita, sia per ottimizzare le possibilità di concepimento, sia per sfruttare al meglio la restante riserva ovarica;
- una cisti di tre centimetri non richiede normalmente terapia chirurgica;
- dopo la seconda gravidanza, il dienogest in continua sino alla menopausa le consentirebbe di bloccare la progressione dell’endometriosi, evitare il rischio di altri interventi e crescere i suoi figli in piena serenità.
Realizzazione tecnica di Monica Sansone
Nel suo caso:
- data l’età, la precedente FIVET e l’impegnativo intervento subito, sarebbe forse meglio procedere nuovamente con una fecondazione assistita, sia per ottimizzare le possibilità di concepimento, sia per sfruttare al meglio la restante riserva ovarica;
- una cisti di tre centimetri non richiede normalmente terapia chirurgica;
- dopo la seconda gravidanza, il dienogest in continua sino alla menopausa le consentirebbe di bloccare la progressione dell’endometriosi, evitare il rischio di altri interventi e crescere i suoi figli in piena serenità.
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