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Amenorrea da sport agonistico: i rimedi farmacologici

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15/11/2019

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Mia figlia, 17 anni, soffre di amenorrea. Ha avuto le prime mestruazioni a 13 anni, 4-5 cicli normali, e poi più niente. I medici hanno sempre detto che, dato che fa sport agonistico, la cosa era normale. L’anno scorso una dottoressa le ha prescritto la pillola anticoncezionale, e con quella le mestruazioni arrivavano regolarmente. A giugno mia figlia ha voluto interromperla per vedere se le sarebbero arrivate anche naturalmente, ma niente. A settembre abbiamo rifatto la visita, da cui è emerso che tutto va bene, e le analisi ormonali, da cui è invece risultato un LH basso. Le hanno prescritto una terapia sostitutiva a base di estradiolo e diidrogesterone, ma non sta per niente bene: mal di testa, diarrea e aumento notevole di peso. Che cosa ci consigliate di fare?”.
Gentile amica, la condizione di amenorrea (assenza del ciclo mestruale per un periodo di almeno 6 mesi) da cui è affetta sua figlia è verosimilmente legata all’intensa attività agonistica, ed è la conseguenza di modificazioni ormonali specifiche come risposta adattativa dell’organismo allo stress.
Tale condizioni richiede effettivamente un trattamento ormonale, al fine di sopperire alla mancata produzione di estrogeni da parte delle ovaie, fondamentali per il benessere psico-fisico.
In assenza di controindicazioni si può ricorrere a una terapia ormonale con estrogeni naturali (estradiolo) e un adeguato progestinico, oppure alla classica terapia estro-progestinica anticoncezionale, in base alle esigenze e alla tollerabilità dimostrate da sua figlia. Un cordiale saluto.
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