Abuso infantile e deficit cognitivo: il ruolo di infiammazione e depressione
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05/04/2018
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Davis MC, Lemery-Chalfant K, Yeung EW, Luecken LJ, Zautra AJ, Irwin MR. Interleukin-6 and depressive mood symptoms: mediators of the association between childhood abuse and cognitive performance in middle-aged adults Ann Behav Med. 2018 Mar 19. doi: 10.1093/abm/kay014. [Epub ahead of print]
L’abuso subìto in età infantile costituisce un fattore predisponente al deficit cognitivo in età adulta: valutare se questa correlazione sia mediata da stati infiammatori e depressivi è l’obiettivo dello studio coordinato da M.C. Davis ed espressione delle Università statunitensi dell’Arizona, del Missouri e della California a Los Angeles (UCLA). La ricerca è stata condotta su 770 adulti di età compresa fra i 40 e i 65 anni, che sono stati sottoposti a: - un questionario per accertare l’esposizione a un abuso prima dei 18 anni; - un’intervista telefonica per valutare la presenza di sintomi depressivi e il livello delle funzioni cognitive; - una visita medica domiciliare con prelievo di sangue, per verificare i livelli di interleuchina 6 e gli indici di rischio metabolico. Questi, in sintesi, i risultati: - l’abuso infantile è predittivo di più alti livelli di interleuchina 6, più gravi sintomi depressivi e più elevati rischi metabolici (p < .05); - la relazione fra abuso e deficit cognitivo è mediata dai livelli di interleuchina 6 (p = .046) e dalla depressione (p = .023), ma non dal rischio metabolico. Questo studio ha il merito di evidenziare come la prevenzione del declino cognitivo negli adulti abusati da bambini possa passare attraverso interventi terapeutici mirati alla cura della depressione e/o dell’infiammazione. Un secondo merito indiretto consiste nella conferma della subdola correlazione tra infiammazione e depressione, di cui abbiamo più volte parlato nelle pagine di questo sito.
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