Intervista alla Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
A cura di Roberta Lupi e Valeria Colangelo (Radio Radio)
Sintesi dell'intervista e punti chiave
L’immissione in commercio da parte della RU486 (nota anche come pillola abortiva), deliberata nei mesi scorsi dalla Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha scatenato roventi polemiche fra i movimenti anti-abortisti e chi sostiene che la procedura farmacologica è un’opzione prevista dalla legge 194, ed è quindi pienamente legale. Gli oppositori della pillola, in particolare, sostengono che essa lede la dignità della donna, provoca gravi effetti collaterali e banalizza il percorso etico ed emotivo che porta alla decisione di abortire. Studi scientifici controllati dimostrano invece come i disturbi correlati all’assunzione della pillola (considerata “farmaco essenziale” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) siano sovrapponibili a quelli di un aborto spontaneo, e come le donne, con maggioranza significativa, preferiscano la soluzione chimica alla procedura chirurgica: il che non toglie che una scelta di questo tipo rimanga sempre molto dolorosa e impegnativa, fonte di grande sofferenza interiore. Al di là delle polemiche, spesso basate su dati non corretti o male interpretati, come funziona realmente la RU486? Quali sono le controindicazioni e i suoi veri effetti collaterali? E’ un farmaco efficace? Ed è vero che, semplificando la procedura abortiva, rende meno problematico il percorso che porta alla decisione? In questa intervista illustriamo: - in che modo il progesterone favorisce la gestazione a livello di endometrio, miometrio e vasi sanguigni; - come la pillola abortiva, bloccando i recettori del progesterone, ostacoli i processi biochimici da esso dipendenti, e provochi così l’interruzione della gravidanza; - come il trattamento preveda in realtà la somministrazione di due diverse compresse: il mifepristone (l’antiprogesterone vero e proprio) e il misoprostolo (una prostaglandina che favorisce le contrazioni uterine); - il tempo massimo entro il quale la procedura deve essere avviata, e le modalità di somministrazione delle due compresse; - che cosa bisogna fare se l’espulsione dell’embrione non è completa; - i dati di utilizzo e affidabilità della RU486; - le controindicazioni e gli effetti collaterali del trattamento; - come l’aborto farmacologico non minimizzi assolutamente l’impatto di una decisione sempre molto pesante dal punto di vista etico ed emotivo; - come solo una contraccezione responsabile, ed estesa anche all’uomo, possa portare all’azzeramento degli aborti volontari, un obiettivo che dovrebbe trovare concordi tutte le forze laiche e cattoliche del nostro Paese.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?