Fibromatosi uterina, il ruolo della miomectomia: quando, a chi, perché
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Fibromatosi uterina, il ruolo della miomectomia: quando, a chi, perché
28/10/2019
Prof. Mario Meroni Direttore, Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Ospedale Niguarda, Milano
Meroni M. Fibromatosi uterina, il ruolo della miomectomia: quando, a chi, perché Corso ECM su “La donna dai 40 anni in poi: progetti di salute”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 24 maggio 2019
Sintesi del video e punti chiave
In circa il 70 per cento dei casi, i fibromi uterini sono asintomatici e non richiedono particolari interventi terapeutici. Quando invece causano sintomi più o meno severi, vanno affrontati tenendo presente i dati clinici obiettivi e le aspettative della paziente, soprattutto in tema di fertilità. In questo video, il professor Meroni illustra: - i sintomi della fibromatosi uterina: metrorragia, con conseguente anemia; disturbi da compressione; infertilità; - che cosa sappiamo di sicuro sulla correlazione tra fibromi e fertilità; - che cosa dicono le linee guida e le evidenze sulla possibilità di migliorare chirurgicamente la fertilità e la capacità gestazionale della donna; - perché è importante distinguere tra fibroma singolo e malattia miomatosa; - il gold standard da seguire per arrivare a una diagnosi differenziale corretta: storia clinica; ecografia transvaginale o transaddominale; eventuale risonanza magnetica nucleare ed eventuale biopsia endometriale; - i due principi fondamentali della terapia: 1) trattamento dei soli fibromi sintomatici, fornendo un adeguato counselling sulle diverse possibilità di cura e rispettando le richieste e le opinioni della paziente; 2) management di attesa nel caso di fibromi asintomatici, assicurando un puntuale follow up; - i trattamenti chirurgici di prima linea in funzione del tipo, della numerosità e del volume dei fibromi; - la casistica dell’Ospedale Niguarda di Milano: dati generali, intra-operatori e post-operatori; - come gestire la paziente che non desidera una futura gravidanza; - l’incidenza media dei sarcomi dopo i 40 anni.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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