Alessandra V.
Dalla sua storia e da tutti gli esami correttamente fatti, sembra che alla base del problema, ormai diventato comprensibilmente insostenibile, non ci siano fattori organici. Piuttosto il disturbo sembra essere legato a fattori disfunzionali, come dimostra il ritmo di presentazione a metà ciclo mestruale: espressione o di un’inadeguata produzione di progesterone che non risulta in grado di bilanciare l’azione degli estrogeni a livello endometriale, con conseguente sfaldamento e comparsa di spotting, e/o di inadeguata presenza di recettori per il progesterone nell’endometrio. In termini semplici, l’ormone c’è ma viene poco recepito dal tessuto.
Dando per valido che i dosaggi ormonali da lei eseguiti (compresa la funzionalità tiroidea) siano risultati nei limiti di norma, si tratta di impostare la corretta terapia farmacologica. Come prima scelta abbiamo i progestinici, varianti sintetiche del progesterone: rispetto al progesterone naturale micronizzato, che lei sta usando, hanno una maggiore capacità di “stabilizzare” l’endometrio, riducendo lo spotting che tanto la disturba. Proprio perché stabilizzano l’endometrio ne evitano lo sfaldamento irregolare. Tendono anzi a portare ad ipo-atrofia endometriale, perfettamente reversibile alla fine del trattamento. In accordo con il suo ginecologo, potrebbe continuare con la terapia impostata o utilizzare un progestinico più capace di stabilizzare l’endometrio, come il noretisterone acetato.
In margine, annoto che nelle donne che hanno già avuto un figlio e lamentano spotting in assenza di fattori organici si potrebbe valutare anche l’utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio locale di progestinico: entro il primo anno di utilizzo il 20% delle donne va incontro ad amenorrea, con ricomparsa dei cicli mestruali entro un mese dalla rimozione, e senza alcuna compromissione della fertilità.
Il ginecologo curante è comunque l’interlocutore principe per la scelta terapeutica definitiva nella singola donna.
Concordo con lei: non si deve arrendere a un sintomo così fastidioso. In bocca al lupo!