Sospetta menopausa precoce da celiachia: gli accertamenti da fare
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21/01/2016
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Sono molto preoccupata: questo mese mi è saltato il ciclo; e già lo scorso mese è stato strano perché, rispetto al solito, è stato scarso e senza nessun dolore. Al 90% sono celiaca: sono risultata positiva all’antitransglutaminasi e all’antiendomisio, e sto aspettando di fare la gastroscopia per avere l’accertamento definitivo. Inoltre, ho recentemente vissuto un forte stress emotivo. Che cosa posso fare? E’ consigliabile fare una visita e l’ecografia? Oppure per iniziare la dieta attendo l’esito della gastroscopia? Grazie”.
Gentile amica, considerando l’anamnesi positiva per celiachia le consigliamo di eseguire i dosaggi ormonali tipici (FSH, LH, PRL, TSH, estradiolo) in terza-quarta giornata del ciclo, con l’aggiunta dei marcatori di riserva ovarica (inibina B e ormone antimulleriano). Vi è infatti un’aumentata incidenza di menopausa precoce nelle donne affette da celiachia: l’alterazione del sistema immunitario determina infatti la comparsa di autoanticorpi diretti verso molteplici organi, fra cui l’ovaio, con la distruzione anticipata e irreversibile della riserva ovarica. A completamento del quadro ormonale è consigliabile l’esecuzione di un’ecografia ginecologica transvaginale, per valutare il volume ovarico e il numero dei follicoli presenti. Sicuramente la dieta priva di glutine è fondamentale per determinare un sostanziale miglioramento clinico ed evitare la progressione della malattia. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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