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Prurito vulvare cronico: l'automedicazione non basta

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25/01/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Ho sempre sofferto di prurito vulvare, principalmente nei periodi caldi, ma da un anno a questa parte il prurito è continuo. Alterno mattine in cui mi alzo, e il prurito è sopportabile, a giorni in cui preferirei strapparmi la pelle di dosso. Cerco di alleviarlo facendomi frequenti bidet con acqua molto fredda o molto calda, come per anestetizzarmi. Ho provato ad applicare una crema a base di fluticasone propionato, una crema di calendula, e altri prodotti ancora, ma hanno tutti un effetto breve: dopo un giorno o due il prurito si ripresenta. La zona è circoscritta, soltanto dove ci sono i peli. Infatti ho notato che le creme funzionano più a lungo dopo la depilazione totale. Tutto questo mi provoca nervosismo e calo del desiderio. Ho 40 anni. Ho due figli. Soltanto nei 15 giorni in cui sono stata al mare questo problema è sparito. Ma è ricomparso il giorno dopo che ho smesso di fare il bagno a mare. Come se ci fosse un focolaio spento che è subito pronto a ripartire. Ma non so che cosa lo fa ripartire con maggiore o minore intensità. Ho notato che anche durante i giorni delle mestruazioni può attenuarsi o sparire. Una cosa sbagliata che faccio è forse quella di usare sempre il salvaslip: lo cambio dopo ogni minzione e lo indosso dopo i lavaggi. Non ne posso fare a meno perché soffro di perdite praticamente da sempre. Vorrei che ci fosse una diagnosi, ma per ora non ho un ginecologo di fiducia: l'ultima visita ginecologica risale a quattro anni fa. Che cosa devo fare?”.
Gentile amica, le consigliamo prima di tutto di effettuare una visita ginecologica: considerando la persistenza del prurito da lei descritto non può continuare a basarsi sull’automedicazione. Il prurito vulvare infatti può riconoscere diverse cause, tra cui infezioni fungine, dermatiti, patologie immunitarie come il lichen sclerosus vulvare, ognuna delle quali necessita di una terapia specifica. In attesa dell’appuntamento le consigliamo di non utilizzare qualsiasi tipo di salvaslip: è infatti fondamentale lasciar traspirare correttamente i tessuti vulvari. Un cordiale saluto.
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