I pazienti con fratture da osteoporosi tendono a perdere ulteriore massa ossea, con un elevato rischio di nuove fratture che, a loro volta, sono una delle principali cause di disabilità e morte negli anziani. La prescrizione di esercizi fisici ha dimostrato di essere efficace nel migliorare la resistenza ossea in presenza di osteoporosi, ma i suoi effetti sulle persone già fratturate non erano mai stati indagati sistematicamente.
Dei 701 articoli reperiti in letteratura, sono stati inclusi nella meta-analisi 11 studi clinici randomizzati controllati, per un totale di 1101 pazienti (357 maschi e 744 femmine). Tutti gli studi selezionati riportavano l’effetto degli esercizi sulla densità minerale ossea, e quattro di essi anche sull’incidenza di nuove fratture.
Questi, in sintesi, i risultati:
- l’esercizio fisico aumenta la densità minerale ossea nei/nelle pazienti con fratture osteoporotiche (MD: 0,07; 95% CI: 0,06-0,09) e riduce l’incidenza di nuove fratture di circa 3,67 volte (OR: 3,67; 95% CI: 1,74-7,72);
- sia l’esercizio di tutto il corpo (MD: 0,09; 95% CI: 0,06-0,11) sia l’esercizio locale dell’arto interessato dalla frattura (MD: 0,06; 95% CI: 0,04-0,09) possono migliorare la densità minerale ossea del/della paziente, e con risultati ancora più significativi per almeno 1 anno di attività (MD: 0,10; 95% CI: 0,07-0,14).
Lo studio cinese conferma che non l’immobilità, ma un moderato e graduale allenamento, sotto controllo medico, è il migliore amico dell’osso affetto da osteoporosi e di un buon recupero dopo una frattura.