Lo studio principale, oltre ai dati sociodemografici e clinici, aveva valutato la salute delle donne utilizzando:
- l’EuroQol-5D per lo stato di salute generale;
- la Menopause Rating Scale per i sintomi della menopausa;
- il Female Sexual Function Index a 6 item per la funzione sessuale;
- la Jenkins Sleep Scale per i disturbi del sonno;
- il SARC-F (Strength, Assistance with walking, Rising from a chair, Climbing stairs, and Falls Questionnaire ) per il rischio di sarcopenia;
- il Montreal Cognitive Assessment test per la funzione cognitiva.
La sottoanalisi ha coinvolto 782 donne in postmenopausa, con un’età media di 56,9 anni e un indice di massa corporea medio di 26,5; le partecipanti avevano in media 13,9 anni di istruzione e il 45,9% di loro aveva una laurea.
Rispetto alle altre donne, il gruppo di 104 donne che avevano subito un’isterectomia senza ovariectomia aveva:
- un indice di massa corporea più elevato (27,5 ± 4,9 vs 26,3 ± 5,1, p < 0,03);
- più comorbilità (63,5% vs 41,7%, p < 0,001);
- una peggiore autopercezione della salute (OR 2,00, 95% CI: 1,27-3,15);
- tassi più elevati di sintomi menopausali gravi (OR 2,39, 95% CI: 1,51-3,77);
- maggiori disturbi del sonno (OR 1,75, 95% CI: 1,10-2,79);
- una maggiore probabilità di sarcopenia (OR 1,74, 95% CI: 1,03-2,97).
In tutti gli ambiti di salute valutati, la terapia ormonale sostitutiva si è rivelata un fattore protettivo, indipendentemente dal fatto che la donna fosse stata sottoposta o meno a isterectomia.
In sintesi:
- le donne sottoposte a isterectomia senza ovariectomia possono manifestare sintomi fisici e psicologici persistenti che influiscono sulla loro salute mentale e sulla qualità della vita;
- la terapia ormonale sostitutiva correla con migliori risultati in termini di salute.





