Gentile amica, il suo motivato dubbio va verificato con attenzione, vista la presenza di menopausa precoce in famiglia. Questo è il primo elemento di attenzione che ogni medico deve considerare, quando una paziente riporta irregolarità mestruali, soprattutto verso i 40 anni. Ciò premesso, va sottolineato che l’irregolarità mestruale può riconoscere diverse cause. E’ quindi bene indagare innanzitutto la funzione ormonale mediante l’esecuzione di dosaggi ormonali specifici da eseguirsi il 3-4° giorno del ciclo (FSH, LH, estradiolo, testosterone, deidroepindrosterone, TSH, PRL). E’ indicato dosare nel sangue, con semplice prelievo, anche l’ormone antimulleriano (AMH) e l’inibina B, due indicatori di riserva ovarica: più sono bassi, più l’ovaio è in riserva e quindi più vicino alla menopausa. Questi esami vanno associati a ecografia ginecologica transvaginale, per misurare esattamente le dimensioni delle ovaie: più sono piccole, meno ovetti residui ci sono, più la menopausa è vicina.
In base all’esito si potrà inquadrare la sua situazione ormonale (alterazioni della funzionalità tiroidea, premenopausa) e conseguentemente impostare una terapia specifica. Se non desidera figli, perché li ha già o perché sta bene così, un utile modo per attenuare i disturbi della premenopausa è una pillola contraccettiva a base di estradiolo valerato e dienogest, oppure estradiolo e nomegestrolo acetato. L’estradiolo è bioidentico, ossia identico all’ormone prodotto dalle ovaie, più leggero rispetto agli estrogeni sintetici contenuti nelle altre pillole, e metabolicamente più adeguato. Entrambe queste pillole possono essere usate in sicurezza fino ai 50 anni.
Le raccomandiamo inoltre di proseguire con i controlli ginecologici, pap-test e colposcopia, delle lesioni cervicali precedentemente trattate. Un cordiale saluto.